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Il conflitto legale sui diritti di Superman
La recente azione legale intentata dagli eredi di Joe Shuster, co-creatore di Superman, contro Warner Bros e DC Comics ha riacceso il dibattito sui diritti d’autore nel mondo del fumetto. Questa causa, presentata presso la corte federale di New York, mira a bloccare la distribuzione internazionale del nuovo film dedicato al supereroe, previsto per il prossimo luglio. Gli eredi sostengono che lo studio abbia perso i diritti internazionali sul personaggio e sulla sua storia, continuando a sfruttarli senza autorizzazione.
La storia di Superman e i diritti d’autore
Superman, creato nel 1938 da Joe Shuster e Jerome Siegel, è diventato un simbolo della cultura popolare. I due autori vendettero i diritti alla Detective Comics per soli 130 dollari, una cifra che oggi appare irrisoria rispetto al valore del personaggio. Dopo la morte di Shuster nel 1992 e di Siegel nel 1996, gli eredi hanno intrapreso una lunga battaglia legale per reclamare i diritti sul supereroe. Nel 2013, una sentenza della Corte d’Appello del nono distretto degli Stati Uniti aveva stabilito che i creatori non potevano rivendicare i loro diritti, ma la nuova causa si basa su leggi sul copyright di Regno Unito, Canada, Irlanda e Australia.
Le implicazioni della causa
La causa degli eredi di Shuster, guidata dall’avvocato Marc Toberoff, chiede di bloccare la distribuzione del film in vari Paesi fino a quando non verrà raggiunto un accordo. Toberoff ha dichiarato che il copyright è tornato ai discendenti del disegnatore in gran parte di questi Paesi nel 2017 e in Canada nel 2021. La Warner Bros, dal canto suo, ha espresso la volontà di difendere i propri diritti e ha dichiarato di essere pronta a combattere in tribunale. La questione non riguarda solo il futuro di Superman, ma solleva interrogativi più ampi sulla giustizia e il riconoscimento dei diritti degli autori nel settore dell’intrattenimento.