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Un passo verso il futuro digitale
Nel cuore di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, una delle istituzioni accademiche più antiche d’Europa, sta vivendo una vera e propria rivoluzione tecnologica. Grazie alla collaborazione con Huawei, l’ateneo ha intrapreso un ambizioso progetto di modernizzazione della sua infrastruttura di rete, rispondendo così alle crescenti esigenze di connettività e gestione dei dati. La tecnologia Wavelength Division Multiplexing (WDM) e la serie OptiXtrans E6600 rappresentano il fulcro di questa trasformazione, promettendo di potenziare significativamente la capacità di banda e l’efficienza operativa.
La sfida della digitalizzazione
Negli ultimi anni, l’Università Federico II ha registrato un incremento esponenziale dei dati generati dalle sue attività accademiche e di ricerca. Questa crescita ha reso evidente la necessità di un rinnovamento infrastrutturale per affrontare le sfide della digitalizzazione. Il dipartimento IT ha quindi avviato un progetto strategico per modernizzare la rete, anticipando l’aumento previsto del traffico dati nei prossimi 5-10 anni. La soluzione proposta da Huawei non solo migliora la gestione e la sicurezza della rete, ma offre anche prestazioni eccellenti per applicazioni critiche, garantendo un’integrazione fluida tra i vari servizi.
Fasi di implementazione e risultati attesi
Il progetto di modernizzazione è stato articolato in tre fasi distinte. La prima fase ha visto la costruzione di un nuovo anello WDM, migliorando l’interconnessione tra i campus e riducendo i colli di bottiglia. Nella seconda fase, i servizi esistenti sono stati aggiornati a 100Gbps, ampliando l’infrastruttura e integrando nuovi siti. Attualmente, l’Università Federico II vanta una connessione a 200Gbps, con piani per un ulteriore potenziamento fino a 400Gbps. Questo approccio scalabile assicura che l’infrastruttura possa adattarsi alle future esigenze di elaborazione e gestione dei dati.
Innovazione nella gestione della rete
Un aspetto distintivo della soluzione WDM di Huawei è la funzione “Fiber Doctor”, che consente al team IT dell’ateneo di localizzare i guasti in tempo reale. Questa innovazione ha dimezzato i tempi di risoluzione dei problemi, migliorando notevolmente l’efficienza operativa. Carmine Piccolo, Direttore Tecnico della Rete di Ateneo, ha sottolineato come questa collaborazione con Huawei non solo supporti la crescita dei dati, ma prepari anche l’università a fronteggiare le sfide tecnologiche future. La flessibilità e la capacità offerte dalla nuova infrastruttura sono fondamentali per garantire che l’Università Federico II rimanga all’avanguardia nel panorama accademico e tecnologico.