Raffreddamento estremo: l’innovativa soluzione per CPU e GPU

Scopri come un'unità esterna di condizionatore può migliorare le temperature di CPU e GPU

La sfida del raffreddamento nei sistemi moderni

Con l’aumento esponenziale delle prestazioni delle CPU e GPU, la gestione delle temperature è diventata una questione cruciale per i produttori di hardware. Le elevate temperature non solo compromettono le prestazioni, ma possono anche ridurre la vita utile dei componenti. In questo contesto, la ricerca di soluzioni innovative è fondamentale per garantire un funzionamento ottimale dei sistemi di gioco e di lavoro.

Un’idea audace: l’unità esterna del condizionatore

Una techtuber ha proposto una soluzione sorprendente: utilizzare l’unità esterna di un condizionatore d’aria come parte di un sistema di raffreddamento personalizzato. Sebbene possa sembrare un’idea stravagante, il concetto alla base è semplice e ingegnoso. Le unità esterne sono dotate di radiatori di grandi dimensioni, che offrono una superficie di raffreddamento significativamente maggiore rispetto ai tradizionali sistemi di raffreddamento a liquido.

Implementazione pratica e risultati sorprendenti

Per realizzare questo sistema, è stata modificata un’unità Xiaomi KFR-35GW, integrando una pompa e un serbatoio, insieme a un controller per le ventole. I tubi del liquido refrigerante sono stati adattati per facilitare l’installazione. Nonostante le dimensioni compatte dell’unità, che misura 765 x 268 x 550 mm, il sistema si è dimostrato pratico e funzionale. Durante i test, la temperatura del Core i9-14900K è aumentata di soli 2 °C, un risultato straordinario considerando le elevate prestazioni richieste.

Efficienza energetica e prestazioni

Un aspetto da considerare è il consumo energetico dell’unità, che nella sua forma originale assorbe 1,2 kWh. Tuttavia, i risultati ottenuti giustificano l’investimento. Portando l’intero sistema all’aperto, dove l’unità del condizionatore dovrebbe normalmente operare, le temperature in idle sono scese a 2 °C, con un hotspot di 12 °C per la GeForce RTX 4090. Durante i test di stress, le temperature hanno raggiunto rispettivamente 20 °C e 36 °C, dimostrando l’efficacia del sistema.

Verso il futuro del raffreddamento a liquido

Questo innovativo approccio al raffreddamento non è solo una soluzione temporanea, ma si prepara ad affrontare anche le sfide future, come l’arrivo della nuova GeForce RTX 5090. Tuttavia, come evidenziato da esperti del settore, la progettazione di waterblock compatibili con le nuove schede grafiche presenta delle complessità, a causa della struttura delle Founders Edition. Aziende specializzate nel raffreddamento a liquido stanno già lavorando per sviluppare soluzioni compatibili, promettendo un futuro luminoso per gli appassionati di overclocking e prestazioni estreme.

Scritto da Redazione

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