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Introduzione al mondo di The Last of Us
La prima stagione di The Last of Us ha portato gli spettatori in un viaggio avventuroso attraverso un’America post-apocalittica, dove Joel ed Ellie hanno affrontato numerosi pericoli e gruppi di sopravvissuti. Dalla FEDRA a Boston alle resistenze di Kansas City, passando per i cannibali in Colorado e i Fireflies di Salt Lake City, ogni incontro ha rivelato l’eterogeneità delle fazioni in lotta per la sopravvivenza. Con l’inizio della seconda stagione, due nuove organizzazioni emergono dalla nebbia: il W.L.F. e i “Scars”. Chi sono questi gruppi e quali sono le loro ambizioni?
Il Washington Liberation Front (W.L.F.)
Con la morte dei Fireflies a Salt Lake City, Abby e i suoi amici decidono di dirigersi verso Seattle, attratti dalla promessa di un’organizzazione guidata da un certo Isaac. Il W.L.F., acronimo di Washington Liberation Front, si è rivelato essere una milizia ben organizzata e potente. La terza puntata della seconda stagione ci mostra che il W.L.F. è cresciuto notevolmente, sia in numero che in potere, rispetto alle informazioni disponibili a Dina. La presenza di veicoli corazzati e pattuglie nelle strade di Seattle indica che si tratta di una operazione militare ben coordinata.
Isaac, anche se non ancora apparso, sembra essere il leader carismatico che ha trasformato il W.L.F. nella milizia dominante di Seattle. Tuttavia, il gruppo si trova ad affrontare le stesse sfide che ha precedentemente incontrato la FEDRA; nonostante la loro potenza di fuoco, non riescono a ottenere il supporto totale della città. Questo lascia spazio a un altro gruppo, ben più enigmatico.
I Scars: un approccio alternativo alla sopravvivenza
La terza puntata ha introdotto un altro importante gruppo, noto formalmente come Seraphites, ma comunemente chiamati Scars a causa dei segni religiosi che decorano il loro volto. Questi individui seguono gli insegnamenti di una figura profetica scomparsa dieci anni fa e si presentano come il polo opposto del W.L.F., rifiutando la modernità e abbracciando un’esistenza semplice e austera. Indossano tuniche verdi e si armato di strumenti rudimentali, come martelli e archi, evitando l’uso di armi automatiche.
I Scars comunicano attraverso fischi, un sistema di segnali che permette loro di mantenere il segreto e la discrezione nei loro movimenti. La loro ideologia pacifista li spinge a isolarsi dai conflitti, ma la violenza del W.L.F. li costringe in un angolo.
Il conflitto tra W.L.F. e Scars
Il terzo episodio evidenzia un drammatico scontro tra le due fazioni. I Wolves, come vengono chiamati i membri del W.L.F., attaccano i Scars, sterminando anche i più vulnerabili tra loro. Questo conflitto solleva interrogativi sul motivo per cui una milizia così organizzata si senta minacciata da un gruppo che predica la pace. Cosa temono davvero i W.L.F. da coloro che, armati solo di strumenti primordiali, cercano di vivere in armonia con la natura?
The Last of Us continua a svelare strati di complessità nel suo racconto, dove le fazioni non sono solo antagonisti, ma rappresentano ideologie e modi di vita contrastanti in un mondo che ha perso la sua umanità.